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Martedì, 28 Marzo 2023 07:01

Appartamenti, auto di lusso e tanti soldi. Maradona: «Grazie presidente, ma non posso tradire il mio popolo»

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«I napoletani ammazzano entrambi». Quando Maradona rifiutò l’irrinunciabile proposta di Berlusconi che provò in ogni modo a convincere Diego Armando Maradona ad unirsi ai colori rossoneri

Domenica 1° ottobre 1989, Diego Armando Maradona torna a Napoli dopo una turbolenta estate trascorsa nella sua Argentina.

Diego trascina gli azzurri alla vittoria contro il Milan, per 3-0, al San Paolo e a fine gara durante un'intervista rilasciata ai colleghi della Rai, indosserà una maglia rossonera:

“Questa è la maglia di Baresi, uno dei più forti difensore al mondo”.

Un semplice gesto di stima reciproca per rendere omaggio ad un campione, ma molti dimenticano che quella maglia Diego l'avrebbe potuta indossare qualche anno prima.

L'ex presidente del Milan Silvio Berlusconi si mise in contatto con l’entourage di Maradona proponendogli semplicemente “il doppio di quello che percepisce al Napoli”.

Guillermo Coppola, ex procuratore del Pibe de Oro, incontrò Braida, direttore sportivo del club ed insieme raggiunsero Berlusconi.

“Non parlammo solo di Diego. Mi offrì alcuni appartamenti a San Babila, auto di lusso e circa 200 mila dollari all’anno, oltra a capi di abbigliamento firmati, apparizioni in tv, accordi pubblicitari con la Fininvest ed una Rolls Royce”.

Coppola raccontò tutto al suo assistito e a Claudia, ma il Pibe de Oro non ci pensò molto e come ha raccontato nella sua autobiografia:

“Pensai che avrebbero ammazzato me e Berlusconi. I napoletani ci avrebbero rotto le palle tutti i giorni, la mia vita sarebbe stata impossibile. Avrebbero dato la loro vita per me, non avrei potuto giocare in nessuna altra squadra italiana al di fuori del Napoli”

La storia poi è nota, Diego rinnovò il suo contratto con il club azzurro: 5 milioni di dollari all’anno e 2 milioni per il merchandising ed una Ferrari F40.

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Stefano Esposito